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21 novembre 20243 minuti di lettura

UPC: un aggiornamento a ottobre 2024

Lo scorso 4 novembre l'UPC ha pubblicato un nuovo report che ricapitola i procedimenti instaurati sin dall'inizio dei lavori del Tribunale a giugno 2023. L'incremento di casi innanzi alla Corte di prima istanza può dirsi costante, con un numero di procedimenti che ammonta a 538, di cui ben 206 concernenti azioni di contraffazione, la più parte delle quali ha visto promosse domande riconvenzionali di nullità. Con riguardo proprio ai procedimenti per contraffazione, le divisioni locali tedesche sono tuttora protagoniste, essendo più della metà dei casi avviati innanzi ai tribunali di Monaco, Düsseldorf, Mannheim e Amburgo.

Tra gli altri procedimenti, se ne contano poi 52 concernenti l'emissione di misure cautelari, e 3 di accertamento negativo della contraffazione. Quanto alle azioni di risarcimento dei danni, alla data del report si annovera ancora un solo procedimento, come  evidenziato nello scorso case load da noi analizzato.

Con riferimento alle domande di nullità, la Divisione Centrale di Parigi si conferma ancora una volta la prima per il numero di procedimenti. Con 39 domande sulle 50 totali, la Divisione parigina è seguita da Milano e Monaco, di fronte a cui ne sono state presentate rispettivamente 6 e 5.

Oltre 150 sono poi i procedimenti giunti in grado d'Appello, attinenti perlopiù a questioni procedurali di cui alla RoP 220 sull'appellabilità delle decisioni.

Con riguardo alla lingua dei procedimenti, l'inglese rimane la lingua predominante, con il 52% dei giudizi di primo grado attualmente condotti in questa lingua; il divario con l'uso della lingua tedesca, adottato nel 41% dei procedimenti di primo grado, è cresciuto nel tempo.  Molto più modesto, invece, il ricorso ad altri idiomi quali il francese (3%), l'italiano (2%), il danese e il fiammingo (1%).

Da ultimo, quanto ai settori industriali maggiormente coinvolti, è interessante notare come i brevetti appartenenti alla classe H (Electricity) della Classificazione Internazionale IPC (International Patent Classification) contino il maggior numero di procedimenti e, in particolare, di azioni per contraffazione, seguiti dalle invenzioni appartenenti alla classe A relativa alle cd. human necessities.

Alla luce di quanto riportato, malgrado Francia e Germania continuino a rivestire indubbiamente un ruolo centrale all'interno del sistema, si può notare come la Divisione Centrale di Milano, inaugurata soltanto lo scorso giugno, vanti già un incoraggiante numero di procedimenti. Questo permette di confermare i nostri auspici, secondo cui la sede centrale meneghina, competente per le controversie relative alle privative che rientrano nella categoria A della classificazione IPC, potrebbe verosimilmente distinguersi nel tempo e contribuire ad attribuire un ruolo sempre più centrale al nostro Paese nel panorama brevettuale ed industriale.